L’attico è ubicato nel quartiere di Monteverde Vecchio, zona caratterizzata dalla presenza di prestigiose villette e palazzine che godono di una vista su Roma a 360°. E’ stata proprio questa vista, assieme alla tranquillità di un quartiere residenziale a convincere i due giovani proprietari ad allontanarsi dal caotico centro storico in cui vivevano.
Lo stato dei luoghi si presentava con un impianto distributivo abbastanza vincolante; un muro portante separava il piccolo salone rettangolare dal resto della casa, una scala a chiocciola era posizionata quasi al centro dell’ingresso e su un lunghissimo e stretto corridoio si affacciavano tutti gli altri ambienti della casa. Un classico appartamento d’epoca.
Una volta entrati l’impatto risultava “opprimente” a causa delle tappezzerie d’epoca di colore rosso che rivestivano soffitti e pareti, del soffitto d’ingresso molto basso e a cassettoni, il tutto illuminato da una sola finestra.
Il progetto ha mantenuto più o meno la distribuzione originale, ma la demolizione di alcune porzioni di tramezzature ha permesso di concentrare l’attenzione su quella che era l’area più “sacrificata” e difficile da valorizzare; grazie inoltre ad una finestra “rubata” alla stanza adiacente è stato permesso alla luce di entrare e di illuminare completamente l’ambiente.
E’ stata prevista la separazione della cucina dalla sala da pranzo, utilizzando però un infisso con vetri per non interrompere bruscamente la continuità visiva. Il corridoio è stato accorciato ma reso più funzionale grazie all’inserimento di armadiature e porte filo muro, interrotte solo da una nicchia verticale che ospita una libreria espositiva.